Oggi vi parlo di un film che parla di musica. 24 Hour Party People, ovvero la storia di Toni Wilson, che da giornalista televisivo diventa nella Manchester dei primi anni 80 un produttore discografico e soprattutto l’ideatore di quello che è stato uno dei club più famosi della storia, l’Hacienda. La storia è narrata in prima persona dal protagonista, che parla allo spettatore direttamente, quasi come se fosse un documentario. Tony inizia a muoversi nel mondo della musica dopo avere assistito ad un concerto punk, fonda una etichetta discografica che chiama Factory Records ed arriva a gestire band come i Joy Division (che poi diventarono i New Order, dopo il tragico suicidio del cantante Ian Curtis) e gli Happy Mondays. La necessità di trovare un posto dove fare esibire le proprie band lo porta a rilevare un vecchio magazzino a Manchester, che nel 1982 apre con il nome di FAC 51 – The Hacienda. Dopo un avvio stentato, in cui i guadagni delle band arrivavano a malapena a coprire le spese di gestione del locale avviene la trasformazione. Inizia a diffondersi la cultura della discoteca, il locale dove non sono le band ad eseere protagoniste, ma il DJ. Ovviamente con il successo viene fuori l’avventatezza a livello gestionale di Tony, ed il costante spreco di soldi che porta all’inevitabile chiusura del locale.
Il film è girato in maniera visionaria, con scene psichedeliche che spesso inseriscono veri filmati dell’epoca. La narrazione in prima persona è un grandissimo tocco di stile, alcune scene sono così assurde da rasentare il capolavoro. Se volete farvi un’idea di come si sia diffusa la cultura delle discoteche in Europa, su come sia nata la figura del DJ come ancora oggi viene inteso è assolutamente da non perdere. Così come se vi piaceva la musica della prima metà degli anni 80, Joy Division, New Order, Happy Mondays.
Tanto per rendere l’idea della portata internazionale dei New Order, il loro singolo Blue Monday, uscito su vinile da 12″ (quello che un tempo noi chiamavamo “disco mix”) è il singolo su 12″ più venduto della storia della musica.